ESTATETTE, estate per una tettona!

Estate per una tettona, Manuale di sopravvivenza oltre i trenta gradi e la coppa C.

La stagione dell’amore viene e va (Ciao Maesrtro) mentre l’estate per una tettona arriva sempre dritta in faccia come un tir in contromano sulla tangenziale.

Perché?

Perchè ogni anno, a Maggio, una tettona si sveglia e sa che dovrà correre in giro per giorni per trovare un costume, differenziato, in grado di sorreggerla a dovere e portarla al mare.

Ma dovrà correre ancora più veloce, per trovare un vestito che non abbia 7 scolli a incrocio sulla schiena e che le permetta di indossarlo, un reggiseno, se lo trova…

( Non tutte, cari stilisti, possono permettersi quegli abitini lingerie senza far rimbalzare tutto l’armamentario dalle ginocchia al mento come Maradona. Ogni tanto, a un reggiseno che dobbiamo per forza tenere addosso anche in estate, pensateci).

Ah reggiseno dici?

Si anche per quello dovrà trottare la nostra tettona. Per trovarne uno differenziato che contempli sia misura del busto che della coppa.

(Perché una tettona sa che la storia della prima, seconda, terza e quarta è una bufala peggio del microchip nei vaccini).

Quindi non è importante come ti svegli questo maggio, mia cara tettona, l’importante è che cominci a correre per seguire le due parole chiave “differenziare” e “sostenere”.

Una maratona estenuante, quella l’estate per una tettona, sempre alla ricerca dell’abito perfetto, del reggiseno perfetto e soprattutto del costume meno da vecchia possibile che garantisca un minimo di dignità anche mentre si gioca a racchettoni.

Perché se il seno perfetto, secondo la leggenda, è quello che entra in una coppa di champagne, per noi oltre la Coppa C non esiste empatia nel reparto intimo HOT.

E per hot non intendiamo sexy.

Intendiamo proprio caldo afoso appiccicoso.

Le uniche alternative estive per le portatrici sane di seni grandi?

Le fantasie e i modelli geriatrici, innanzitutto.

Belle, allegre, donanti fantasie cachemire che virano sul color escherichia coli.

Oppure “simpatiche”, con i cuori di pallettes in corrispondenza dei capezzoli, per una pensionata cubista di villa arzilla che si sente sbarazzina.

Una premessa doverosa…

Noi tettone non ci stiamo lamentando in assoluto.

Lo sappiamo che essere state dotate da madre natura di cotanta abbondanza ha comunque il suo risvolto positivo.

Ma… ci permettiamo di fare un appunto piccato a tutte le aziende sul mercato:

Cosa cazzarola non avete capito del nostro corpo?

No, perché non è difficile capire che un costume intero senza sostegno o un bikini a fascia smollato coi bordi con le rouches non potrà MAI tenere su niente di niente.

E non troviamo giusto che le uniche in grado di presentarsi in spiaggia ogni anno siano le ragazze triangolo o quelle con le protesi che non hanno, quindi, bisogno di alcun sostegno aggiuntivo.

(niente contro i seni rifatti, sono bellissimi e fate bene a rifarvelo se vi piace di più, ma sul fronte sostegno richiedono sicuramente meno accortezze e meno ferretti di quelli naturali soggetti a una diversa forza di gravità!).

E se lo abbiamo capito noi che ci dobbiamo solo vestire, possibile che nei vostri mega team di esperti, consulenti e gruppi di ascolto non sia stato interpellato ancora nessuno/a in grado di dirvi che quelle bretelline mosce non terranno su proprio un ciufolo?

È difficile amare il proprio corpo in un mondo dell’abbigliamento che contempla, unicamente, un’unica forma fisica.

Un tipo di donna molto magra, androgina, senza troppe forme da gestire.

Basta aprire un sito di lingerie o di costumi da bagno per capire che quei modelli non sono realizzati per valorizzare le forme.

Ma solo per “coprire” zone del corpo senza aggiungere o armonizzare nulla.

Ma questo non significa che sia il corpo diverso da quella copertina ad essere sbagliato.

È sbagliato il mercato!

E dobbiamo fare un pochino di fatica in più per trovare quello che ci fa sentire bene. Per amare il nostro corpo esattamente per la forma che ha. Non costringerci a indossare cose che non ci valorizzano, ideate per un corpo che non abbiamo.

Per una tettona è una questione rilevante e quotidiana, anche se a molti può sembrare sciocco.

Trovare i giusti modelli e taglie in grado di farci sentire femminili e sicure significa amarsi un po’ di più e non sentirci sempre a disagio.

Dare il giusto “supporto” al nostro seno si traduce nel supportare la nostra femminilità e bellezza per quello che è.

Non per quello che vorremmo essere e non essere, punendoci.

Detto ciò veniamo a noi. Dopo 15 anni di lotta contro me stessa e contro i negozi (fisici e online) che mi facevano sbroccare, penso di aver sviluppato un minimo di senso dell’orientamento per le nostre esigenze inascoltate. Trovando anche un centro di gravità permanente, che non ci faccia arrivare il seno per forza in faccia ad ogni movimento sbagliato.

Spero quindi di darvi qualche consiglio utile per destreggiarvi, anchr voi, in questa nuova, caldissima, estate per una tettona.

A) REGGISENI E BRA FITTING

Iniziamo dalle basi.

Le taglie giuste, le forme e i reggiseni.

Non standard ma da calibrare per ogni seno e per ogni sua necessità!

Si perché chi ha una coppa non standard difficilmente riuscirà a trovare un reggiseno nelle grandi catene di intimo come intimissimi o yamamay o oysho.

Dove i reggiseni sono ancora indicati in taglie 1, 2, 3, 4 e via dicendo.

Chi ha un seno generoso sa bene che queste taglie, indicate in questo modo, non hanno alcun senso.

Né valore quando si deve trovare un supporto reale che non si limiti a coprirci i capezzoli.

Ma rendere il seno più grazioso e soprattutto farlo sentire sostenuto e contenuto per tutte le esigenze quotidiane è un lavoro più articolato.

Serve un’indicazione precisa della misura del torace e della misura della coppa. Non sempre coppa e torace vanno di pari passo. Chi ha una “quarta” non significa abbia anche il torace di una “quarta” ma potrebbe portare la prima con una coppa equivalente alla quarta, come una coppa D o DD.

E viceversa.

Queste grandi catene di solito non riportano reggiseni così differenziati e raramente vanno oltre la coppa C.

È più facile d’inverno quando si può nascondere tutto dentro un maglione xxl non preoccupandosi particolarmente del fit.

Più difficile quando, con il caldo, si indossano al lavoro camicie bianche o nel tempo libero vestitini leggeri e poco coprenti o magari un abbigliamento più attillato e femminile.

A quel punto vogliamo che tutto sia al posto giusto, anche l’estate per una tettona ha la sua importanza!

Ogni modello di abito, scollo, tessuto e colore ha bisogno di un reggiseno adeguato.

Per farci sentire confortevoli e confortate.

E andare in giro fiere, a “schiena dritta petto in fuori” come era solita ripetermi mia nonna.

Maggiorata dal 1940 o giù di lì.

Senza quella postura da invertebrate che tutte noi tettone abbiamo imparato ad assumere fin dall’adolescenza, ingobbite e a braccia incrociate per nascondere i doni di madre natura che ci sono spuntati senza alcun preavviso e con grande imbarazzo generale.

Trovare il giusto reggiseno è il primo passo per smettere di sentirci a disagio. Questo deve rispondere alle NOSTRE esigenze.

Che non sono uguali per tutte.

Non per tutte le misure, forme, taglie o abitudini.

Tirar su? Separare? Minimizzare? Sostenere? Scaricare il peso dalle spalle?

L’unica soluzione, per un acquisto personalizzato, davvero percorribile è rivolgersi a qualche esperto del settore.

Su Roma esiste un solo indirizzo valido:

1- Pattybloom

Negozio delizioso nel centro di Roma, a pochi passi dal Ghetto.

Hanno anche riferimenti per Napoli e Milano!

Qui subirete quello che si chiama “bra fitting” ovvero una misurazione adeguata e precisa e professionale delle vostre forme, per individuare la taglia e i modelli giusti per voi.

Le ragazze che lavorano qui sono DELIZIOSE.

In grado di aiutarvi in questa situazione e consigliarvi al meglio su colori, modelli, tessuti e misure per venire incontro alle VOSTRE esigenze personali.

Scoprirete che avere un reggiseno adeguato, con un girotorace della giusta misura e dimensione e modello corretti, vi aiuterà a non caricare tutto il peso sulle spalle. Come accade con reggiseni inadatti. Perché il sostegno partirà da sotto il seno. Alleggerendo inevitabilmente la schiena.

Questo significa non solo vedervi meglio, ma sentirvi meglio.

Perché solo chi ha una taglia importante si rende conto di cosa significhi attaccare alle spalle e alla schiena quelle spalline maledette che segano la pelle e vi fanno arrivare a fine giornata con dei dolori tremendi.

Affidatevi alle ragazze trovate il comfort che avete sempre cercato.

Una volta individuate misure e taglie e modelli potrete poi destreggiarvi molto meglio anche sul mercato online. Perché ormai consapevoli delle vostre reali necessità.

Vi renderete conto di primo acchito anche dell’enorme differenza che fa guardarvi allo specchio col giusto reggiseno.

Smetterete una buona volta di considerarlo un problema da nascondere e lo vedrete per quello che è, una parte del corpo splendida in grado di valorizzarvi e farvi sentire voi stesse.

Un’esperienza davvero life changing.

Io per esempio ho scoperto che il modello che mi sta meglio è quello CON ferretto ma totalmente SFODERATO.

Qualsiasi modello preformato anche sottilissimo non mi piace come sta sotto gli abiti.

Non l’avrei mai capito senza la loro preziosa consulenza.

Se non siete di Roma, Milano e Napoli e non avete, quindi, la possibilità di recarvi fisicamente da Pattybloom non disperate.

Esistono alternative valide anche online.

Ad esempio?

2- La Tettologa

Con un sito e un profilo instagram davvero a misura di tutte.

O meglio, di TETTE.

Dove trovare consigli, curiosità, approfondimenti sul tema.

Sul suo blog trovate tantissime informazioni utili per una misurazione fai da te. Per individuare taglie, modelli e indicazioni idonee per ognuna. E magari procedere ad acquisti online mirati e adatti.

La tettologa però non mette solo a disposizione sul suo blog il suo sapere, effettua anche consulenze online per indirizzarvi nella scelta di modelli, taglie e non solo.

Potrete capire quali reggiseni sono più idonei per determinati tipi di abbigliamento, quali costumi preferire, anche individuare le necessità in base alla forma altezza e disposizione dei seni. Perché la taglia e la misura non sono tutto!

Dipende sempre da cosa si vuole ottenere. Di cosa abbiamo bisogno. E individuarlo in base alla nostra specifica conformazione.

Una volta indicati i modi per capire COSA comprare la domanda è DOVE comprarli?

Io ne ho presi alcuni proprio da qui Pattybloom e sono reggiseni pazzeschi e performanti.

Una volta individuata la giusta misura e modello per il mio tipo di seno (per esempio lo sfoderato ma con ferretto) mi trovo molto bene a comprarli da Triumph.

A mio parere il negozio “accessibile” di categoria ampia e prezzi vantaggiosi più fornito sul fronte coppe differenziate. Si trovano ben indicate le taglie con indicazione di girotorace, coppa, tipologia di performance etc.

La Tettologa, nelle sue consulenze, vi indirizza anche nell’ambito shopping. Per aiutarvi concretamente a spendere soldi nel miglior modo possibile!

B) COSTUMI DA BAGNO

Ecco il capitolo più doloroso… i costumida bagno.

Chiunque abbia un po’ di tette SA quali tipo di modelli siano riservati a noi.

Roba da villa arzilla. Fantasie e coprenze estreme da panterone in letargo.

Il tutto con fascione e spalline giganti, perfette per farsi venire un segno del costume grande come uno schiaffo in faccia.

Per non parlare dei modelli interi…

Perché quelli sexy e minimal e raffinati delle grandi catene o dei marchi super cool sono riservati sempre alle triangolo o alle magre con protesi, che non necessitano di particolare sostegno. Totalmente privi di qualsiasi parte in grado di reggere, sostenere e valorizzare il seno. Come questi.

Che se ce li mettiamo noi tettemunite sembriamo degli uniposca con il seno al giro ombellico bello schiacciato contro l’addome.

Che bello si, proprio l’effetto che cercavo, grazie!

Se invece trovate il giusto costume intero con una zona adeguata per il sostegno…

Sicuramente sarà marrone. Bello alto dietro la schiena. Con la mutandona bassa a segarvi le chiappe.

Perfetto per recarvi allo stabilimento guidando un girello.

Per non parlare dei tessuti…

Avete presente quei bei tessuti leggeri, che si asciugano subito, che vedete indosso alle ragazze saltellanti e felici delle pubblicità?

Ecco non sono per noi.

Noi solo costumi con 7 strati di imbottitura e un ferretto gigante che se ci fate il bagno e riuscite a non farvi tirare a fondo e sopravvivere all’annegamento, è molto probabile che dovrete strizzarlo sul bagnasciuga schiacciandovi le mani sulle tette con grande eleganza, facendo colare circa 3 litri di acqua giu per i piedi, come un sommozzatore riemerso dagli abissi con una muta da 5 cm.

E a fine serata, dopo 6 ore di sole, non sarà ancora asciutto.

Il che vi procurerà certamente un’indigestione o un blocco intestinale fatale.

Quindi se non vi uccide il peso vi uccide il freddo, 100%.

Lo abbiamo già detto che l’estate per una tettona è un abisso di pericoli senza nome.

Quasi quanto andare nelle sabbie mobili con due pesi attaccati alle caviglie e le mani legate.

Ma arriviamo a noi?

Dove comprare modelli ADEGUATI, performanti, che non siano un imbottitura di gommapiuma da avanspettacolo e con fantasie e colori normali non presi dalla poltrona di una casa di riposo?

Anche qui io vi consiglio Pati Jo, su Roma. Che dopo aver trovato la vostra taglia potrà vendervi anche i modelli migliori per il mare.

Altrimenti io ho affinato una certa dimestichezza online per trovare modelli giusti anche su siti più “accessibili” e con prezzi umani.

Quali?

H&M

Calzedonia

&Other Stories

Asos

Triumph

I modelli cambiano, anche qui, per le necessità di ognuna. Ma io con questi marchi ho trovato, finalmente, un po’ di pace!

H&M

Ha un ampia selezione di costumi da bagno. Anche adatti alle tettone! Incredibile. Quasi tutti i modelli sono regolabili sulla schiena e sulle spalle.

Perché mi fanno morir dal ridere quei costumi che non hanno né il fiocco né un aggancio regolabile. E sempre la misura 1,2,3,4. Quindi se ho una coppa D, corrispondente ideologicamente a una quarta, ma il torace di 70 CM come dovrei legarmelo dietro? Con l’ATTACK?

Perché ovviamente in una 4 il torace sarebbe enorme e la coppa adeguata, la prima il torace giusto e la coppa a segarmi i capezzoli.

Non hanno alcun senso questi modelli quindi scartateli.

Su H&M potete trovare modelli di questo tipo qui e anche modelli plus size.

Calzedonia

ultimamente si è illuminata e ha capito che era il caso di togliere i famosi ganci non regolabili sulla schiena e applicare, quasi unicamente, la chiusura con il fiocco. In maniera tale da permettere a ognuna di chiuderlo alla misura necessaria. Idem per le spalline. Quasi tutte regolabil dietro il collo, per un sostegno più forte, e alle spalle, per uno più leggero.

Le coppe arrivano quasi per tutti i modelli fino alla quinta misura.

Quindi non totalmente inclusivo, purtroppo. Ma per tette entro queste misure è ancora approcciabile. E sono davvero comodi. Oltre ad essere in tessuti, fantasie e colori più giovani, freschi e desiderabili.

Io mi trovo molto bene con modelli come questi qui, che garantiscono sostegno ma sono anche leggeri e si asciugano relativamente bene!

Tutti regolabili con laccetto o ganci modificabili e con, abbinati, gli slip differenziati per taglie e modello. Perchè ovviamente non sempre la parte sopra e quella sotto del corpo sono identiche!

&OtherStories

Quello che non hanno i due marchi sopra sono, solitamente, costumi INTERI adeguati a persone con seno grande e naturale.

Quindi soggetto alla forza di gravità. Purtroppo è molto difficile trovare modelli con sostegni, ferretti o tagli adatti a tenere su le tette.

Sono tutti costumi interi lisci senza una zona adeguata per il seno, che finisce inevitabilmente per rimanere schiacciato e basso.

Un effetto davvero poco desiderato.

Su &other stories, invece, esiste questo modello qui

 che è continuativo e proposto negli anni in tantissimi colori e taglie diverse. Con il quale io personalmente mi trovo benissimo.

Il tessuto è performante. Avvolgente, quasi modellante, con un taglio corretto all’altezza di cosce e sedere (né sgambatissimo anni 90 ma nemmeno col taglio coulotte segasedere).

Il taglio sotto il seno garantisce un buon sostegno e le due zone preposte alle tette sono coprenti, sostenute e creano un bellissimo effetto. Io ve lo consiglio davvero!

Asos

Asos ha una sezione dedicata ai costumi da bagno proprio con l’indicazione delle taglie differenziate tra torace e coppa!

Quindi adattissimi a chi cerca qualcosa di più personalizzato possibile. Ma, viva il cielo, con fantasie, colori e tessuti molto più giovani e adatti a persone sotto i 90 anni.

Utilizzate i filtri di ricerca perché saranno la vostra salvezza!

Dovete indicare che cercate modelli per coppe grandi e potete, anche, inserire proprio la vostra taglia precisa. Hanno, inoltre, una linea curvy molto bella, sensuale e innovativa.

Triumph

Ancora una volta triumph ci viene in aiuto con costumi interi e bikini con coppe differenziate e taglie inclusive. Qui anche i costumi interi hanno la taglia per il corpo differenziata dalla taglia per la coppa. FINALMENTE.

Qui il problema è rischiare di trovare fantasie geriatriche. Ma con un po’ di selezione si riesce a fare il miracolo!

Soprattutto i modelli monocolore, come quelli neri, possono risultare chic ed eleganti.

C) ABBIGLIAMENTO

L’abbigliamento, per le tettone, è quasi sempre un problema. Anche d’inverno. Perché comunque la maggior parte delle catene di abbigliamento si divide in un sistema binario e imperfetto:

  • Magra quindi senza seno.
  • Con seno quindi taglie forti.

Quando in realtà esistono taglie plus con poco seno e ragazze molto magre o minute o bassine, petite, con seno grande.

È, purtroppo, la dura legge del mercato. Che rende economicamente svantaggioso creare una collezione per tante taglie diverse.

In ogni caso, negli ultimi anni, l’avvento di figure corporee come pere e clessidre anche sulle passerelle o negli editoriali ha aperto un piccolo spiraglio di speranza per noi maggiorate.

Finalmente riprese in considerazione dopo 20 anni di Kate Moss style.

Io vi consiglio di acquistare abiti sotto i quali potete indossare il reggiseno.

Inutile prenderne uno perché pensate di comprare quelle robe sostenitive adesive o fasce o sostegni intrecciati col silicone o altra roba per fare un effetto “senza reggiseno”.

Tipo queste ciofeghe qui

È inutile. Non reggono mai abbastanza, se non seni finti che quindi non pesano molto sul trucchetto escogitato.

Inoltre con il caldo questi accessori adesivi irritano tremendamente la pelle e possono darvi parecchi problemi.

Dopo anni passati ad acquistare vestiti scollati pensando che avrei trovato un modo per metterli, frullandoli poi al decluttering successivo, ho capito che l’unica scelta possibile era acquistare in partenza già abiti che prevedessero l’uso del reggiseno.

Stop.

Ma non disperate, con i consigli sui reggiseni del punto A troverete modelli anche con spalline sottili, e di colori diversi, carine pure se si intravedono dalle spalline di un abito.

Inoltre quando troverete la giusta taglia di torace, il reggiseno rimarrà ben ancorato sotto senza salire dietro la schiena e sbucar fuori dalle canottiere in maniera antiestetica.

Per quanto riguarda tessuti e modelli per gli abiti estivi, appurato che ci vada indossato il giusto reggiseno perfetto per noi, ho qualche consiglio:

Per chi ha tanto seno io consiglio sempre scolli a V e spalline anche sottili perché danno aria, verticalizzano, alleggeriscono la figura e il collo. Oltre a dare un bello scorcio sulla scollatura.

Se avete una figura a pera, clessidra o otto vi consiglio vivamente scolli incrociati, a portafoglio.

Anche questo verticalizza la figura, l’alleggerisce e crea una bella armonia nelle forme.

Un altro consiglio è prediligere, sulla parte alt del corpo, tessuti lisci senza applicazioni è di colori scuri.

Per non Infagottare troppo il petto con ulteriori volumi e fantasie che tendono, otticamente, ad allargare.

Per le camicie io prediligo tessuti scivolati, dalla seta al poliestere, meno i tessuti di cotone rigidi come il popeline che appoggiandosi sul seno faranno un affetto “capanna” non armonizzando la figura.

Per il resto scegliete quello che vi fa sentire bene.

Ricordatevi di valorizzare le vostre forme, non mortificatele e non vergognatevene.

Mai.

Buona estatette a tutte!

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