
Consigli Pratici per la sopravvivenza tra le mura domestiche
La situazione che stiamo vivendo al momento è paradossale. Nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare di passare settimane chiusi in casa in quarantena per un virus altamente contagioso. Nessuno, fortunatamente, avrebbe mai immaginato di dover assistere ogni sera al “bollettino” su centinaia di morti e migliaia di contagiati in tutto il paese.
Penso che alcune immagini di questi giorni, come le bare portate via dai centri cittadini dai carri militari, rimarranno impresse nelle nostre menti per sempre. Un trauma emotivo che lascerà un segno indelebile nella nostra memoria storica e culturale. Credo che nessuno di noi, dopo questi mesi, sarà lo stesso di prima. Ed è giusto così. Spero e confido nel fatto che i nuovi “noi” sapranno essere migliori. Più consapevoli delle nostre fortune. Più grati alla vita. Meno egoisti con il prossimo.
In ogni caso, per chi tra noi non è stato, fortunatamente, toccato in prima persona da contagi e lutti, resta un unico dilemma: affrontare la quarantena in casa. Poche persone sono abituate a stare tanto tempo in uno spazio ristretto senza sfogo esterno, spesso con tutti i membri della famiglia, con tanti giorni davanti a sé da passare nella stessa condizione.
Volevo portare nelle vostre case una piccola “guida di sopravvivenza alla quarantena”. Con esempi e spunti utili per nuove abitudini che ci regalino lo spirito giusto per passare, indenni, le prossime settimane.
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- SORRIDERE.
Sorridere credo sia la prima buona abitudine da porre in essere in questa situazione. Ogni giorno. Mattina e sera. Lontano dai pasti. Perchè se siamo ancora in salute, se i nostri cari non sono vittime della malattia, se abbiamo un tetto sopra la testa, un lavoro da svolgere in smartworking e il frigo pieno… è il momento giusto per essere davvero grati a quello che la vita ci sta regalando in questo momento difficile. Non voglio infarcire questo primo punto di falsa retorica su “quanto siamo fortunati”. Però se il nostro disagio, al momento, si limita a dover stare in casa… Sì ragazzi, siamo più fortunati di altri. E mai come ora dovremmo dare qualcosa per scontato. Prendete la fortuna di non aver perso il lavoro, gli affetti e la salute e trovate il modo per esserne consapevoli. E per donare, magari, a chi è meno fortunato. Internet pullula, al momento, di campagne di raccolte fondi per i meno fortunati. Raccolte fondi per gli ospedali. Raccolte di cibo per chi, senza lavoro, si trova in difficoltà anche a fare la spesa. Restituiamo un po’ della nostra fortuna a chi non ha avuto gli stessi privilegi. Vi farà sentire meglio constatare che possiamo essere uniti, anche a distanza. Stringerci, anche senza toccarci. Sul mio profilo instagram riposto, quotidianamente, tutte le campagne più sicure e certificate. Facciamo la nostra parte!
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- DECLUTTERING E SISTEMAZIONE DEGLI SPAZI
Chi mi segue online sa che sono stata posseduta, chiaramente, dallo spirito di Marie Kondo incrociato con quello di Mago Merlino. Adoro il pulito, l’ordine e vado pazza per la riorganizzazione di casa. Un’attività cui mi dedico con cadenza quasi mensile. Probabilmente l’imprinting infantile nell’ aver avuto una madre che spostava mobili per rilassarsi ha avuto il suo ruolo fondamentale.
In ogni caso sono una forte sostenitrice del fatto che sistemare la casa, gli spazi e l’organizzazione dei nostri oggetti (dedicandoci simultaneamente al taglio netto dei rami secchi) porti grandi benefici al nostro benessere psicofisici. Quale momento migliore, per constatare questa visione, della quarantena? Non abbiamo mai avuto tanto tempo a disposizione per dedicarci alla nostra casa. Per viverla e renderci conto delle nostre stesse necessità. Solitamente, assorbiti dal lavoro e dalle incombenze settimanali, ci limitiamo a dare una pulita al bagno e una sistemata sommaria alla cucina dopo cena. Come è normale che sia. Senza badare molto a quella crepa sul muro centenaria o alla presa di corrente malfunzionante. Tanto siamo sempre fuori. Abbiamo tempo però, ora, di rivoluzionare gli spazi in cui stiamo vivendo. Rendendoli più gradevoli, vivibili e su misura per noi. Questo ci regala un doppio beneficio: occupa il nostro tempo in maniera costruttiva e ci regala nuovo ordine fisico, in cui vivere meglio anche la quarantena stessa. Quando facciamo spazio, eliminando il superfluo, riusciamo a sentirci meglio con noi stessi e con la nostra casa. Fateci caso: quando rendete un ambiente più funzionale, mettendo ad esempio a portata di mano quello che vi serve o spostando un mobile usualmente di intralcio ai vostri movimenti, non vi sentite immediatamente più sereni? più in armonia con l’ambiente in cui vivete? Ecco.
I miei consigli a riguardo?
A) Vi dico di partire da una stanza per volta. In maniera tale che se non riuscirete a finire tutto in un giorno avrete una sola zona ancora in disordine da sistemare il giorno seguente, e non tutta una casa nel caos totale per una settimana. Armatevi di sgrassatore/pulitore, pezzette in microfibra, raccoglipolvere e sacchi. Saranno i vostri strumenti.
B) Entrate in una stanza e svuotate interamente i contenitori presenti (cassetti-armadi-cassettiere-scarpiere etc.). Dividete, quindi, tutti gli oggetti, abiti, scarpe e altro che trovare in tre mucchi:
–Da buttare. Tutte le cose evidentemente rovinate, rotte, lise, inutili, scadute vanno in un bel sacco da buttare. Se potete differenziare per buttarle in maniera “etica” ancora meglio. Per quanto riguarda i tessuti esistono appositi “secchioni” di riciclo. Altrimenti aziende come H&M raccolgono gli scarti di abbigliamento per riciclarli nella loro produzione. Mi sembra un’ottima idea!
–Da sistemare. Tutto ciò che volete tenere andrà organizzato in maniera più funzionale. Mettete a portata di mano quello che utilizzate maggiormente. Archiviate, invece, nei ripiani più alti e meno raggiungibili gli oggetti di cui fate solitamente a meno. Usate scompartimenti, scatole, divisori, separatori etc per organizzare gli spazi. Sono tutti oggetti facilmente reperibili in negozi come Ikea (anche online), che rendono gli spazi interni dei nostri armadi non solo più ordinati ed esteticamente più gradevoli ma anche di più facile accesso. Date un posto ad ogni cosa. Questa è la regola. Così da ricordare sempre dove siano. Le bollette, le multe pagate, le fotocopie, i documenti, le ricette del medico e via discorrendo. Ognuno riposto correttamente in una sua apposita cartellina. Così da avere sempre il modo di recuperarle velocemente. Quando iniziate a riorganizzare gli spazi non dimenticatevi, prima, di pulire l’interno dei vostri mobili/contenitori. Quale miglior occasione di quando un armadio è vuoto per dare una bella pulita? Vi regalerà profumo e senso di ordine impareggiabile. Sistemate le scarpe secondo il loro concetto di utilizzo: basse, sportive, col tacco, da ufficio, stivali. E prima di riporle pulitele con un panno apposito. Così che siano belle pronte per i mesi a venire. Sistemate anche il bagno secondo gli stessi criteri. Tenendo sulle mensole a vista solo i prodotti che utilizzate quotidianamente. Il resto nei cassetti o negli armadietti. Usate magari barattoli di vetro, metallo o ceramica per cottonfiocc, salviette lavaviso in microfibra, dischetti di cotone. Può essere un bel modo per arredare il vostro bagno in maniera coerente, dandogli un aspetto professionale, come una piccola spa casalinga dove dedicarvi al vostro benessere e alla cura del vostro corpo. Buttate i prodotti aperti da troppo tempo, che abbiano superato il tempi di scadenza dall’apertura. Possono risultare allergizzanti o irritanti per la vostra pelle e non sono più considerati “sicuri”. Avere la consapevolezza dei prodotti che si hanno, quelli che non possono essere utilizzati o quelli, magari, che non avete mai aperto vi permette di fare acquisti più consapevoli. La prossima volta eviterete, al supermercato o in profumeria, di riempire il carrello di cosmetici che sapete si andranno ad accumulare con quelli ancora chiusi. Un modo efficiente anche di stanziare budget adeguato alle vostre necessità.
–Da regalare. Il momento più difficile è arrivato: liberarvi di tutto il superfluo. Buttare cose rovinate e inutilizzabili è facile perchè, dentro di voi, sapete che è giusto. Eliminare, invece, abiti e accessori integri ma che non vi servono è più complicato. La nostra mentalità rema contro. “un giorno potrei pentirmene, magari mi servirà per un matrimonio, un battesimo, magari potrei cambiare idea”. Vi suona familiare? è così che nascono quegli accumuli insensati che ingombrano non solo i vostri armadi… ma anche le vostre vite! Niente ci fa stare meglio che tornare ad un guardaroba più essenziale. Formato solo da oggetti che realmente indossiamo. Che realmente ci piacciono. Che veramente ci donano. Che possiamo tirar giù dalle stampelle ad occhi chiusi. Per capire con precisione cosa può fare al caso vostro in ambito di abbigliamento/accessori vi consiglio il profilo IG di “Rossella Migliaccio“, la regina dell’armocromia. Sa dare consigli indispensabili, in ambito di immagine, sui colori che ci donano, quelli che ci mortificano, la forma del nostro corpo e i tagli e le linee per valorizzarlo al meglio. Sono ottime linee guida per decidere cosa tenere nei nostri armadi. Dando rilevanza, soprattutto, a quello che ci fa stare meglio con noi stesse. Cosa fare di quello che scartate? Donatelo. Amiche, sorelle, mamme, persone bisognose. Avete idea di quante persone potete fare felici con quel maglione che avete tenuto sullo scaffale tre anni senza mai indossarlo? Date nuova vita ai vostri prodotti. Inutile accumulare, creando disordine esteriore e interiore, per tenere cose che fondamentalmente non ci piacciono davvero. Anche qui può essere d’aiuto perfare shopping in maniera mirata, più consapevole di quello che realmente ci serve. E magari a smetterla con i patemi da “non so cosa mettere!”. Io consiglio, unicamente, di tenere abbigliamento di taglie diverse da quella attuale (più piccola o più grande), ma che ancora ci piace. Questo perchè si può essere soggetti a piccole oscillazioni di peso durante l’anno e fa comodo avere a portata di mano qualcosa di adatto al momento giusto.
C) Una volta pulito e riorganizzato i contenitori presenti nelle stanze pulite le superfici, il pavimento, sistemate tutto quello che visivamente vi crea fastidio come prese elettriche in disordine e a vista, parti di piante secche e morte. Eliminate e tagliate. Sistemate visivamente gli oggetti in maniera tale da darvi piacere. A volte basta un vaso di fiori in un angolo o una luce più calda per dare tutto un altro aspetto ad una stanza. Togliete carte, cartacce, buste e brutti contenitori a vista. Organizzate i libri in maniera ordinata sulla libreria. Decidetevi a buttare qulla stampa che odiate appesa dietro il divano. Meglio uno scaffale più vuoto che vivere con una libreria piena di oggettini inutili che prendono polvere.
D) Dedicatevi a quei piccoli lavoretti che si rimandano sempre: Rimettere il silicone intorno al piatto doccia. stuccare un buco della parete. Ridipingere un mobile rovinato. oleare la porta che cigola. Pulire nell’aceto i filtri dei rubinetti. togliere i segni dal muro (favolosa la gomma magica mastrolindo a questo proposito). Vedere che tutto “si aggiusta” e osservare gli spazi restaurati vi regalerà un senso immediato di ordine, pulizia e produttività. Per consigli in merito a “trucchetti” per la casa vi consiglio il profilo di “Luca Guidara“, Coach dell’ordine e mago del pulito. Ha una soluzione per tutti i vostri piccoli problemi di cura domestica.
E) Dedicatevi al superfluo. Alle piccole coccole. Sistemate un profumatore da ambienti nella stanza, regalatevi del palo santo da bruciare quando vi rilassare, fate fare un giro di lavatrice al plaid sul divano per accoccolarvi nel suo profumo la sera. Rendete la vostra casa, ora più che mai, il vostro spazio personale. Il vostro rifugio dallo stress.
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- MEDITARE
Quando la mia terapeuta mi consigliò la mindfullness, a me così rigida e razionale, pensai che fosse pazza. Si piazzò nella mia mente l’immagine di Checco Zalone in Quo Vado “ma è del mestiere questa?”. Pensando alla meditazione mi venivano in mente le signore di mezza età, belle e pettinate, in crisi post divorzio che si sciroppavano corsi costosissimi di yoga per occupare la mattinata in cui i figli erano a scuola. Proprio qualcosa che non faceva per me. Così credevo!
Invece, superato lo stupido scetticismo iniziale, mi ci sono approcciata e devo dire che quei 10 minuti di meditazione giornaliera, soprattutto in momenti complicati come questi, riescono a placare i pensieri negativi. Regalarmi relax, un momento per me stessa.
Mi ci dedico come fosse proprio un appuntamento fisso. Accendo una candela, mi rilasso per bene, mi siedo comoda e seguo meditazioni guidate a seconda del tempo e della necessità. Vi consiglio una app che sto adorando, Insight Timer, semplice e veloce da scaricare. Ha tantissime “meditazioni” in Italiano, anche molto brevi.
Penso che al momento, con tutte le notizie negative da cui siamo costantemente bombardati, sia giusto dedicare uno spazio al nostro equilibrio mentale. La salute della nostra testa è importante quanto quella del nostro corpo. E dobbiamo dedicarle la stessa premura e attenzione.
Non dimentichiamoci che anche a distanza sono presenti tantissimi appuntamenti di ascolto psicoterapeutico al momento. Se sentiamo che i pensieri, le ansie, le preoccupazioni diventano “troppo” insistenti non facciamoci sopraffare. Chiediamo aiuto ad un professionista. Non c’è niente di cui vergognarsi ad aver bisogno di sostegno psicologico. Anzi. Bisogna essere molto intelligenti per prendere consapevolezza di una necessità di questo tipo. Coraggio! Una delle terapeute che ha messo a disposizioni le proprie competenze a distanza ha un profilo IG che vi consiglio: chiara.mazzacuva.
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- ATTIVITÀ FISICA
Anche per le persone meno atletiche e sportive, come me, dedicare del tempo durante la settimana all’attività fisica può essere un modo intelligente per tenersi occupati e sani. Basta poco e non servono attrezzi specifici per fare un po’ di movimento e tenerci in forma. In periodi critici come questo anche un corpo sano e in salute può darci la forza e l’equilibrio mentale necessari per affrontare le difficoltà. Ovviamente essendo una (come si dice a Roma) pippa al sugo nello sport vi rimando ad accounts appositi che possono darvi consigli utilissimi: Veronica Ferraro e il marito Giorgio Merlino, Sara di Postura da paura. Consigli gratuiti e applicabili facilmente ogni giorno!
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- MANGIARE BENE
La quarantena e la noia, si sa, stimolano l’appetito in maniera incontrollata. Ci viene voglia di cibo spazzatura e in queste settimane siamo riusciti a coniare diversi abbinamenti estremi, dal tonno dentro la nutella ai popcorn nel sugo. Ogni tanto è giusto assecondare questi desideri, coccolarsi con un chilo di gelato davanti ad un bel film. Ma quale migliore occasione dell’isolamente forzato per dedicarsi, anche, ad un po’ di sana cucina casalinga?
Solitamente con il lavoro, la famiglia e gli impegni… Arrivati la sera è veramente difficile trovare la voglia e il tempo di mettersi ai fornelli. Si ripiega su cibi veloci e non per forza sanissimi. Ma ora, con una spesa organizzata settimanalmente e tanto tempo a disposizione, possiamo dedicarci alla nostra salute anche passando del tempo tra i fornelli.
Sul mio profilo IG trovate qualche ricetta a prova di bionda. Ma se volete dei consigli davvero professionali vi consiglio: Sofia Bronzato e Marco Bianchi, per ricette salutari ed equilibrate. Chiara Maci e Chiara Passion per ricette di tutti i tipi, soprattutto dolci da coccole senza fine!
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- VALUTATE LE VOSTRE RELAZIONI
Alla fine della quarantena, in Cina, si è registrato un insolito caso di aumento di richieste di divorzio. Le coppie, che erano state costretta a convivere h24 sotto lo stesso tetto, erano decisamente scoppiate dopo alcuni mesi.
Come mai? com’è possibile che una coppia che magari è insieme da tanti anni si separi così dopo aver passato del tempo insieme?
Solitamente nella vita quotidiana abbiamo poco tempo per stare davvero insieme al nostro partner. Può sembrare scontato ma se facciamo una stima onesta delle ore dedicate esclusivamente alla coppia durante la settimana, ci accorgeremo che sono davvero poche. Il lavoro ci tiene, solitamente, occupati e separati tutta la giornata. Poi ci sono le commissioni, le incombenze domestiche, i figli da gestire. Cose che spesso “si fanno insieme”, ma in maniera meccanica. Senza condividere realmente dei discorsi importanti o guardarsi in faccia. Poi ci sono gli amici, la famiglia d’origine, le cene, gli aperitivi, gli eventi, le giornate fuori, i viaggi, le situazioni in gruppo. Poi c’è il sonno, mangiare, la palestra, la doccia. Quanto tempo si passa davvero insieme? in due? parlandosi? guardandosi negli occhi? valutando la relazione per quello che è senza orpelli aggiuntivi a distrarci?
Queste attività che svolgiamo, non sempre ma spesso, si riducono ad essere degli impegni in cui ci rifugiamo per non affrontare davvero i problemi della coppia. Per non vedere un sentimento svanito. Una passione non condivisa. Dei problemi accumulati nel tempo che hanno creato strati di risentimento. Delle crisi mai superate che ci hanno allontanato.
Prendiamo la quarantena come un “regalo”. Del tempo inaspettato da passare con il nostro partner, senza l’anestetico sociale che spesso fa da cuscinetto nella relazione di coppia.
Parliamo, confrontiamoci, affrontiamo i problemi. Colmiamo le distanze. Valutiamo davvero la persona che abbiamo di fronte. Si sta ancora insieme perchè ci si ama o per andare avanti? Ci sentiamo migliori stando insieme? o quella persona ci toglie qualcosa? ci succhia una parte della nostra vitalità? siamo sereni insieme? siamo a nostro agio? ci sentiamo noi stessi?
Ma la domanda più importante di tutti: Siamo ancora felici insieme?
E se alla fine di questi giorni saremo più convinti di voler stare ancora insieme sarà un risultato felice. Ci sarà anche un punto di riferimento per trovare, anche dopo la quarantena, momenti solo per noi. Per la nostra relazione. Spazi per la coppia sacri da non condividere con altri. Se la risposta dovesse, invece, essere negativa? nessun dramma. Secondo il mio parere è peggio passare la vita con qualcuno che non amiamo e che nn ci rende felici, piuttosto che viaggiare insieme, ancora e ancora, solo per i figli, per abitudine o per una convenzione sociale che ci stiamo autoinfliggendo. Pensiamo magari a separarci, in maniera civile. Tanti spunti a riguardo sul profilo IG “la mediatrice“.
Ritroviamo noi stessi in questo isolamento. E troviamo il modo di incontrare anche l’altro.
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- EVITARE LA BULIMIA INFORMATIVA
Cercate, nei limiti del possibile, di evitare di riempirvi la testa con informazioni da milioni di canali diversi. Che possono essere dannosi per il vostro stato psicologico e creare anche tanta confusione sulle linee da seguire. Fate riferimento solo a canali istituzionali, per quanto riguarda gli obblighi, come i siti informativi del governo e del ministero della salute. Rimanete connessi sulle conferenze stampa più importanti, come quelle del presidente Conte che danno novità in merito alla durata e alle modalità di svolgimento della quarantena.
Per il resto seguite profili IG in grado di intrattenervi con ironia, intelligenza, simpatia e spunti di riflessione. Oltre che tantissimi contenuti interessanti sugli argomenti più diversi: libri, moda, profumi, relazioni, cibo, film, attualità e tanto tanto altro. i miei preferiti? Flaviana Boni, Giulia Torelli, Caterina Zanzi, Giulia Valentina, Estetista Cinica, Lady Facchinetti, CamiHake, Gynepraio, Sarinski.
Se poi volete ridere di gusto, con una punta di grande riflessione sociale, guardate la serie Rebibbia di Zerocalcare sulla Quarantena.
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