Oggi vi porto in un quartiere di Roma sempre più emergente: il Pigneto.
quartiere decisamente fuori dalle mappe turistiche, ma a due passi da Termini. Compreso tra piazzale Labicano (vicino Porta Maggiore), le vie Prenestina, Casilina e dell’Acqua Bullicante è un concentrato multiculturale e colorato. Diviso tra la sua anima diurna, caratterizzata da mercatini vintage, e quella notturna con locali e movida degni di nota.
Il pigneto però è anche ricco di tesori enogastronomici. Ve ne propongo tre tipologie, per tutti i gusti e tutte le tasche: Street, Hygge e Chic.

STREET – BOSCO officine del tartufo
Come non fermarsi da Bosco tra una birra e una chiacchiera?
Locale piccolino, pochi tavoli tutti con sgabelli. Perfetto per mangiare una cosa veloce e poi tuffarsi nuovamente nel movimento serale del quartiere.
Propone principalmente piatti freddi o quasi. In totale stile streetfood. Promuovendo ingredienti di montagna. Tutti i piatti presenti in menù sono caratterizzati da materie prime eccellenti e dalla presenza di un tartufo decisamente fuori dalla media.
L’obiettivo di bosco è proprio quello di portare il tartufo fuori dalle cucine gourmet, rivisitandolo in chiave street kitchen per renderlo accessibile a chiunque. Dopo averci mangiato posso considerare raggiunto lo scopo.
Servizio è inesistente in quanto si ritira tutto al bancone. Ma comunque il personale presente è gentile e cordiale. Buona scelta di vini.
Tra i piatti presenti mi sento di consigliare in particolar modo:
- Il tratturo, hamburger di tartare di manzo con stracciata e tartufo. si tratta di un piatto freddo davvero gustoso e dai sapori delicati;
- Fra Tuck, ovvero tre mini tacos con ragù di cinghiale, zucca e tartufo.
Quando: dal martedì alla domenica, sia a pranzo che a cena.
Dove: via macerata 8C, Pigneto, Roma.
Perchè: locale informale ed economico ma con prodotti eccellenti.
Quanto: Prezzi davvero contenuti rispetto alla qualità dei prodotti, totale al di sotto dei 25 euro a persona.

HYGGE – LA SANTERIA vineria consapevole
Hygge è la parola danese del momento. La leggiamo sui social e la sentiamo in bocca a molti. Ma cosa significa? Hygge è una filosofia di vita. Significa in senso generale “stare bene”. Rappresenta quel sentimento di conforto, serenità, intimità, calore che puoi sperimentare in un contesto qualsiasi che ti dia gioia. Una cena tra amici a casa, un film sotto le coperte con una cioccolata calda e via dicendo.
Io, se penso a questa parola, non posso che associarla ad uno dei miei posti preferiti, non solo del Pigneto ma di tutta Roma: La Santeria.
La santeria è un piccolo bistrot dal sapore francese e bohemienne. Caldo e accogliente. Le luci sono soffuse, i quadri evocativi, le bottiglie al bancone di marmo ricordano un locale del proibizionismo. Le lucine danno un senso di festosa intimità. La musica anni venti non può che infondere un senso di relax e distensione.
Santeria, nella comune accezione, è un posto dove si toglie il “malocchio”. Questa enoteca riesce chiaramente a richiamare il concetto dando l’idea di essere un piccolo rifugio dove allontanare il malumore, le giornate pesanti, i pensieri negativi.
Un luogo sperduto dove sedersi, aprire una bottiglia di vino con qualcuno di speciale, condividere tanti piccoli piatti e uscire diverso. Ristorato.
La carta dei vini è ricca e ben fornita. Il menù semplice. Concepito con pochi piatti ma ben curati. Per lo più si tratta di un’enoteca gastronomica, con salumi, formaggi e porchetta di altissimo livello. Accompagnati da un pane sempre fragrante e profumato. Non mancano però piatti caldi, come le deliziose scarpette di pane arabo ripiene di carne al curry, pollo alla cacciatora, parmigiana, polpette al sugo.
Il mio consiglio è quello di prendere alcuni taglieri da condividere sorseggiando un buon vino, magari una bollicina, per poi terminare con golosità con una bella scarpetta.
Quando: tutte le sere dal lunedì alla domenica.
Dove: Via del Pigneto, 213, Roma.
Perchè: Atmosfera intima e cibo di alto livello.
Quanto: Prezzi nella media, contenuti in considerazione della qualità delle materie prime.

CHIC-PIGNETO 1870
Questo ristorante non può che rientrare nella categoria chic. Piccolo, curato, elegante ma assolutamente non ingessato.
Un locale gourmet e ricercato, ma che resta “alla mano” e cordiale con tutti i suoi avventori.
I piatti sono curati, le materie prime di altissima qualità. Si strizza l’occhio, in alcune pietanze, anche al quinto quarto. Presentando in maniera chic (ça va sans dire) parti considerate, storicamente, meno pregiate. Ecco quindi che il carpaccio di cuore diventa un piatto che appaga lo stomaco tanto quanto la vista, con una presentazione leggera e ben lontana dalle interiora di storica romanità.
La carta dei vini è ben fornita, il servizio cortese e presente, ma non asfissiante. Anche simpatico. L’atmosfera chic ma rilassata, per una serata in dolce compagnia è davvero impareggiabile.
Tra le portate che devo assolutamente segnalare ci sono:
- Una tartare di manzo indimenticabile
- Carbonara di ottimo livello (tra poco parleremo delle mie carbonare preferite della capitale)
- Abanico di maiale con verdure tostate e mozzarella
- Snickers. un dolce che richiama la tanto amata (e calorica) barretta, ma in chiave decisamente rivisitata.
Quando: tutte le sere dal lunedì alla domenica.
Dove: Via del Pigneto 25, Roma.
Perchè: Cucina di alto livello in un ambiente giovane.
Quanto: Prezzi medio alti, sui 50/60 euro a persona.