Oggi inauguriamo la rubrica “Roma nascosta”.
Tutti quei punti di Roma da visitare (no, non per mangiare!) facenti parte di quella che viene considerata la Roma segreta. Punti di interesse particolari, non molto turistici, alcuni legati a curiose leggende e che (magari) ancora non conoscete.
Avete presente quando un vostro amico viene da fuori nella vostra città e non volete portarlo in giro solo per monumenti principali? Beh stavolta faccio io l’amica “locale”. Non vi parlo del colosseo, della cappella sistina o dei fori imperiali…
Iniziamo parlando di tre piccoli angoli che meritano di essere visitati. Anzi: vi ci porto!

CIMITERO ACATTOLICO DI ROMA
Iniziamo con qualcosa di un po’ creepy. Ma decisamente bellissimo e affascinante.
Edward Percival Forster lo definisce “Luogo meraviglioso. Messaggero di pietra (…) il cimitero degli inglesi, degli artisti e dei poeti”. Il cimitero è allo stesso maestoso quanto uno monumentale, ma intimo e raccolto come un cimitero di qualche sperduto paese di montagna.
Non consiste in un cimitero tradizionale, inteso come luogo di preghiera e raccoglimento. È un posto dove poter passeggiare, pensare, leggere. L’atmosfera che si respira è di pace e bellezza.
Tra l’altro può vantare alcune tombe di persone illustri, come i poeti inglesi John Keats e Percy Bysshe Shelley e gli italiani Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda, Dario Bellezza e Bruno Pontecorvo.
Sicuramente la tomba di più forte impatto emotivo (e ovviamente la più fotografata) è quella dell’angelo del dolore. È considerata la scultura più bella e più famosa del cimitero, creata dallo scultore William Wetmore Story in onore di sua moglie (Story fu seppellito nella stessa tomba dopo la sua morte).
Cosa dire di più? Visitatelo e sentirete la forte energia e il misticismo che sprigiona questo luogo. Si trova, tra l’altro, in una delle zone più belle e autentiche di Roma, a Testaccio. Ricco, anche, di tesori gastronomici…di cui parleremo prossimamente. Merita quindi una sosta, per rifocillare il corpo…e lo spirito.

BUCO DELLA SERRATURA DELLA VILLA DEL PRIORATO DEI CAVALIERI DI MALTA
Se siete a Roma non potete perdervi una passeggiata in una delle zone più belle della capitale: il colle Aventino.
Qui potrete ammirare il giardino degli aranci, con una vista mozzafiato sulla città, il roseto comunale di Roma, ma anche moltissime chiese come Santa Sabina, Sant’Anselmo, Santa Prisca, Sant’Alessio, San Saba…
Ma io, ovviamente, vi ci porto per un altro motivo…decisamente più curioso: la Villa del Priorato di Malta. Questo perché se la villa è chiusa (e solitamente lo è) avrete la possibilità di ammirare uno spettacolo unico.
Avvicinando l’occhio al buco della serratura del portone della villa, potrete ammirare la cupola di San Pietro. Il “Cupolone” infatti è magistralmente incorniciato dalla serratura e da un tunnel di alberi. Questo permette di scorgere un paesaggio impareggiabile a chi accosta il proprio occhio per “sbirciare” dal buco.

CASINA DELLE CIVETTE
La casina delle civette si trova all’interno del bellissimo parco di Villa Torlonia, su via Nomentana. È probabilmente una dei palazzi più stravaganti di Roma. A prima vista sembra di trovarsi davanti ad una casa delle favole dei fratelli Grimm.
Deve il suo nome alla presenza, in tutte le decorazioni, proprio di numerose civette. Sembra che il principe Giovanni Torlonia Junior, che la fece edificare, ne fosse totalmente ossessionato.
La residenza oggi è adibita a museo. Ma è davvero un’esperienza da non perdere quella di passeggiare nel parco e ammirare la sua struttura e le sue bellissime vetrate colorate.
Una curiosità su questa casa è che sembra rispecchiare appieno il carattere stravagante del principe Torlonia.
Si dice, infatti, che egli fosse un tipo ombroso e solitario, che dedicò la vita alla passione per l’occulto e l’esoterismo. Da qui deriverebbe la sua passione smodata per la civetta, animale che ha da sempre assunto una connotazione demoniaca. Incarnazione della magia e della veggenza.