Portogallo on The Road

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Quando qualcuno di voi mi chiede dove fare un bel viaggio durante le vacanze tra Natale e Capodanno, che non costi uno sproposito, che non sia dall’altra parte del mondo e che non sia un luogo freddissimo considerata la stagione…. Io penso solo “avete ragione, lo cerco anche io un posto così!”.

Ma in realtà negli ultimi anni ne abbiamo trovati ben due che meritano una decina di giorni di viaggio. Uno è l’Andalusia, di cui abbiamo parlato in qualche articolo fa. Quello che vi illustro oggi, invece, è il tour del Portogallo. Lo abbiamo fatto durante le scorse vacanze natalizie e ne siamo rimasti estasiati. Buon cibo, bei posti da visitare, persone molto gentili, esperienze emozionanti…e un clima decisamente mite e gradevole.

Partiamo dalle tappe principali del nostro tour:

  • Porto
  • Guimares e Braga
  • Bom Jesus
  • Bussaco Forest
  • Coimbra
  • Le città medievali (Tomar Batalha Albocaca)
  • Lisbona
  • Sintra
  • Cabo da Roca
  • Evora e il sito megalitico di Almendres

Non avevamo abbastanza giorni per poter arrivre fino a sud, sulla costa. Ma se avete più tempo visitate anche Albufeira, Faro, Madera e tutta la parte del sud. Sembra custodisca scenari da fiaba!

PORTO E DINTORNI

La nostra prima tappa è stata a Porto. Abbiamo dormito li anche per visitare tutte le città circostanti. Gite perfettamente percorribili in giornata.

Porto è una città bellissima! Romantica, lenta, elegante.

Cosa Fare

– Fate una gita sul lungofiume con vista sul ponte Dom Luis. È uno spettacolo meraviglioso. Se vi sedete in qualche bar a bere un bicchiere di vino del Douro (zona di vigneti portoghesi) potrete ammirare le luci del tramonto e le barche tradizionali portoghesi (Rabeolos). Nascevano in passato per trasportare le botti di vino dai vigneti a Vila Nova. Restano ora delle imbarcazioni di legno bellissime, romantiche e che permettono delle crociere turistiche molto originali.

– Visitate il centro storico della città. È una scarpinata di salite e discese ma ne vale la pena. Tra i monumenti più belli c’è la Chiesa di San Francesco e la Cattedrale di Porto. Non perdetevi la stazione ferroviara, piena di Azulejos meravigliosi.

– Se siete dei fan di Harry Potter non potete perdervi la libreria Lello. Una bellissima libreria storica considerata una delle più belle del mondo. Ma non è solo la sua estetica a renderla famosa. Infatti si ritiene che la Rowling abbia preso ispirazione proprio dalla sua scala interna curva per alcune scene del suo Harry Potter.

– Andate a sentire il Fado. La connessione tra questi canti e la musica napoletana o il Flamenco è davvero evidente. Nostalgia, amore, partenze. Una lunga linea che connette tante terre diverse, con un’unica melodia nostalgica e affascinante. Noi siamo andati a alla “Capela Incomun”. Un’antica chiesa sconsacrata, riaddattata in un bar dove si esibiscono la sera gli artisti del Fado. Sentirlo li dentro è stata un’esperienza unica.

– Visitate le città di Braga e Guimares. Si possono vedere entrambe in un solo giorno partendo e tornando da Porto. Guimares è più piccola di Braga ed è un vero gioiello architettonico. Il suo centro storico toglie il fiato e se siete fortunati potrete sentire, nell’antica chiesa gotica, canti religiosi di forte impatto. Braga è una città meno fascinosa, ma è rinomata per il complesso religioso del Bom Jesus. Noi abbiamo passeggiato nella foresta sottostante e poi salito tutte quelle scale in una nebbia spettrale, è stato uno spettacolo davvero incredibile.

Il percorso del santuario è caratterizzato dalla presenza di numerose cappelle che corrispondono alle “stazioni” della via crucis. La scalinata a doppia rampa, invece, prevede ad ogni piano di sosta delle fontane allegoriche che illustrano “i 5 sensi”.

Dove andare

– Il ristorante che ci è piaciuto di più è sicuramente il Muu Steakhouse. Che nonostante il nome “buffo” è un ristorante di alto livello. Elegante, informale, con un buon servizio e una carne eccezionale. Anche i piatti portoghesi come la torta di patata sono stati davvero apprezzati.

-Impossibile andare a Porto e non fare merenda, con i suoi dolci, da Majestic Cafè. Il bar più antico della città, con una selezione di torte meravigliosa.

-Fate assolutamente una degustazione di vino Porto alla Cantina Churchill. Si trova dall’altra parte del fiume in una zona davvero panoramica. Prevedono una degustazione di tutti i loro vini e una gita (con guida) delle loro cantine. Una delle poche presenti ancora in città.

– Se avete tempo arrivate fino ai vigneti della valle del douro, per una degustazione di vino Verde. Il più famoso di porto.

LUNGO IL TRAGITTO VERSO LISBONA

Bussaco Forest

Lungo la strada che porta da Porto a Lisbona non abbiamo tenuto le mani in mano.

Ci siamo fermati innanzitutto alla Bussaco Forest. Un’attrazione per niente segnalata e poco conosciuta ma che vi riserverà grandi emozioni. Troverete poche spiegazioni online in italiano e anche il loco la guida è solo in portoghese.

Si tratta di un antico arboreto murato nella regione centrale del portogallo, a 50 km da Aveiro. La foresta raccoglie 400 specie vegetali autoctone portoghesi, all’interno delle mura costruite dai carmelitani. Camminare nella foresta, con le mura e i simboli religiosi in rovina ricoperti di muschio, vi farà sentire un po’ Tomb Raider.

Dentro i meandri di questo bosco troverete la “porta di Coimbra”, attraversata la quale si staglierà di fronte a voi una vista mozzafiato.

La famiglia reale portoghese, alla fine del XIX secolo, riconobbe questo posto come un autentico gioiello. Decise quindi di costruire al suo interno un lussuoso palazzo di stile Manuelino. Ora è un hotel di lusso, casomai voleste fermarvi per la notte in questo posto magico!

Coimbra e le città medievali.

Sulla strada verso Lisbona vi consiglio di fermarvi a dormire almeno una notte a Coimbra. Così da visitare questa bellissima città universitaria e il trittico delle città medievali vicine:

Tomar, Albocaca e Batalha. Sono ancora conservate splendidamente e i conventi, le cattedrali, i monumenti… custodiscono giardini e sorprese meravigliose per i visitatori. Attenzione perché nel periodo invernale le attrazioni chiudono molto presto.

LISBONA E DINTORNI

Per l’ultima tappa come pernottamento abbiamo scelto Lisbona. Così da visitare questa e anche tutti i dintorni.

Lisbona

Cosa Fare

– È impossibile andare a Lisbona e non salire sul famoso Tram. Quello che vi consiglio è di prenderlo al contrario. Ovvero salire dal Capolinea Estela. Questo perché al capolinea non sale quasi nessuno. Voi potrete quindi sedervi comodamente e vedere tutto il tragitto dal finestrino senza calca e senza stare in piedi man mano che il tram si riempie. Una volta arrivati in cima, poi, si tratterà solo di “scendere” al contrario invece di scarpinare in salita. Inoltre ad Estrela proprio davanti la fermata del Tram c’è un panificio che vi rifocillerà con tutte le delizie della panetteria portoghese.

– Lisbona per intero è una scarpinata. Mi raccomando scarpe comode e fiato. Altrimenti Uber!

– Vedete tutto. Alfama, centro storico, Miradouro di santa Lucia, il Castello di Sao Jorge, Praca do comercio col suo affaccio sul mare al tramonto. Lisbona va letteralmente camminata e respirata. È bellissima. Tra i monumenti principali sicuramente la Cattedrale merita una sosta più approfondita.

– Dedicate una giornata intera al quartiere di Belem. Così da visitare la torre, il Monastero dos Jeronimos e mangiare i famosi Pasteis sul prato del parco.

– Dedicate un pomeriggio unicamente al quartiere Chiado. Secondo me uno dei più fascinosi di Lisbona. Con il Convento del Carmo (famoso per essere rimasto senza tetto), i localini nelle piazze e il Bar A Brasileira, famoso per essere stato frequentato assiduamente da Pessoa.

– Se avete dei bambini vi consiglio una gita all’acquario. È molto grande, ben strutturato e con specie molto varie. La vasca degli squali è mozzafiato.

– Dedicatevi una serata di “movida” al Barrio Alto. Dove si possono godere le luci della città e i migliori locali notturni.

Dove Andare

Mangiate chili e chili e chili di pasteis de nata. E comunque tutta la rosticceria portoghese, che ricorda tanto quella Palerminata in chiave iberica.

Abbiamo provato i posti principali: Mantegaira, Pasteleria de Belem e Fabrica de nata.

I migliori, a nostro gusto sono stati quelli di mantegaira. Li propone caldi, fragranti e davvero profumati. Ne avremo mangiati una trentina a testa.

Per quanto riguarda i ristoranti vi consigliamo:

  • A cevicheria, un locale moderno e particolare che propone piatti della cultura portoghese e non in chiave rivisitata. Modaiolo e divertente. Chef cucina a vista.
  • Taberna das Flores e Taberna Sal grosso. Più tradizionali, calorose e golose.
  • Mangiate al mercato Time Out. è un mercato gastronomico gigantesco che vi permette di assaggiare decine e decine di piatti della tradizione, da tutti i “banconi” più famosi di Lisbona.

Per bere qualcosa la sera:

  • Pharmacia, con vista su tutta Lisbona e piena di oggetti medici/farmaceutici antichi.
  • Procopio, uno dei bar più antichi della città. Si fuma dentro, è pieno di oggetti storici e si beve molto molto bene. Davvero un posto particolare.

Dintorni di Lisbona

Sintra e Cabo da Roca

Sinta è un dedalo inestricabile di cose da vedere, gente in fila e poco parcheggio. Mettetevi l’anima in pace di perdere un po’ di tempo ma ne vale la pena.

Se volete vedere tutto ovviamente meglio dedicargli due giornate. Altrimenti scegliete ciò che vi ispira di più, tralasciando il resto.

Noi abbiamo visto:

  • Palacio da Pena
  • Quinta da Regaleira
  • Park and Palace of Monserrate

Quest’ultimo è quello che ci ha anche colpito maggiormente. Il parco è splendito con centaia di piante diverse. Il palazzo ha un richiamo andaluso davvero affascinante.

Dopo le visite dei palazzi di Sintra siamo andati, in tempo per il tramonto, a Cabo da Roca.

Si tratta di un promontorio selvaggio che segna il punto più occidentale del continente europeo.

Lo spettacolo che si staglia alla vista dei visitatori è incredibile. Le scogliere battute dal vento a picco sul mare diventano di un colore magico al momento del tramonto. A incorniciare il tutto, poi, ci pensa il faro di Cabo da Roca. Dritto ed elegante sul paesaggio naturale.

Se siete a Sintra non potete assolutamente perdervelo. Vi sembrerà di osservare il confine del mondo conosciuto.

Evora e il Cromlech di Almendres

Dopo il caos vissuto a Sintra siamo letteralmente fuggiti per trovare un po’ di pace e abbiamo quindi dedicato una giornata a visitare Evora e, lungo il tragitto, il sito monolitico di Almendres.

Quest’ultimo è un sito megalitico. Uno dei più grandi d’Europa.

Sono un’appassionata di questo tipo di visite. Infondono sempre grande fascino e mistero. Inoltre la passeggiata per arrivarci, in mezzo agli uliti, vale la pena per questa sosta.

Troverete poche informazioni sulle guide e online. Il che lo rende, a mio avviso, ancora più interessante.

È costituito da 95 monoliti, disposti in due cerchi concentrici. Non si sa se si tratti di una struttura a fini cerimoniali, spirituali, funebri.

Dopo aver visitato il Cromlech dirigetevi verso Evora. La cittadina è bella, allegra, tranquilla e soleggiata. Da delle strutture più simili a quelle andaluse che a quelle visibili sulla costa Portoghese.

Noi abbiamo visitato il Tempio, di epoca romana, una spettacolare testimonianza dell’ampiezza geografica dell’impero romano, Plaça do Giraldo nel centro storico, l’acquedotto e la Cattedrale.

Quest’ultima ha al suo interno un bellissimo giardino alla mediterranea ricco di luce. Dal suo tetto, inoltre, si gode la vista su tutta la città.

Evora, però, è famosa per una sua inquietante attrazione: la cappella di ossa. Se non siete facilmente impressionabili vi consiglio di vederla.

Si tratta di una chiesa interamente decorata con ossa e teschi umani. Resti reperiti nel cimitero di Evora, dal momento che doveva essere “svuotato” dei suoi vecchi inquilini per far posto ai nuovi.

La vista di questi mosaici di ossa è magnetica. Ha un fascino macabro e simbolico allo stesso tempo.

Ricorda, all’uomo, la caducità della vita. Così come la scritta posta all’esterno della cappella: “Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo”.

Un po’ come il convento dei cappuccini a Palermo, dove prima d entrare nella parte con i resti mummuficati viene riportata la dicitura “noi eravamo quello che voi siete, voi sarete quello che noi siamo”.

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